Lo stadio più vecchio del mondo
Era vecchio, d'accordo, scomodo quanto volete, con i posti in piedi nelle curve e la tribuna ovest che tremava ogni volta che il treno vi passava sotto, ma l'atmosfera che si respirava al suo interno non aveva eguali.
Le due casette a graticcio costruite ai lati della tribuna d'onore, "club houses" del Lansdowne RFC e del Wanderers RFC, lo rendevano ancora più particolare, mentre all'esterno delle tribune potevate ascoltare musica irlandese dal vivo ingannando l'attesa della fila per una pinta di birra.
Sul suo terreno di gioco furono disputate partite di rugby sin dalla fondazione nel lontano 1872, facendo del Lansdowne Road probabilmente il più antico campo (e poi stadio) da rugby del mondo. Con il passare degli anni anche la federcalcio irlandese decise di far giocare la nazionale tra le sue mura, consacrando lo stadio come la casa degli sport inglesi, rigorosamente divisi da quelli "celtici", Huling e Gaelic Football, che hanno il loro tempio nel Croke Park, a nord del Liffey.
Nel 2004, dopo anni di dibattito sull'adeguatezza o meno della struttura agli standard moderni, fu decisa una riqualificazione dell'impianto, la cui fine si consumò nell'ultimo giorno dell'anno del 2006, in un giorno tradizionalmente simbolo di passaggio tra il vecchio ed il nuovo. Quel 31 dicembre Leinster ed Ulster si dettero battaglia per l'ultima volta tra le mura dell'antico gigante, in un incontro che fu chiamato appunto "The Last Stand". Dopo ci furono solo polvere, ruspe e cemento.
Lo stadio risorse dalle sue ceneri quattro anni dopo con un nuovo aspetto votato alla modernità, un nuovo nome (Aviva Stadium, perchè, si sa, i soldi di uno sponsor fanno sempre comodo), con la stessa passione dei tifosi ma senza lo stile, l'atmosfera ed il carattere delle sue vecchie vesti.
Ma finché la DART continuerà a passare sotto le sue tribune il mito del vecchio Lansdowne Road vivrà per sempre.
Commenti
Posta un commento