La culla del rugby internazionale

I "match report" di quel giorno dicono che fosse una bella giornata di sole il 25 marzo 1871.
Un sole che non scalda di certo in quel periodo, a quelle latitudini, ma che consente di rendere perfette le condizioni per una partita di rugby. La prima partita di rugby internazionale di sempre. La prima 
Scozia-Inghilterra della storia ovale.

Immaginatevi la scena.
20 giocatori in maglia bianca, candida, immacolata, contro altrettanti uomini vestiti di un blu navy intenso e profondo, pronti a darsi battaglia davanti alle 4000 persone che affollavano questo campo della periferia di Edimburgo che sarà ricordato con il nome di Raeburn Place, mutuato dalla strada che gli scorre accanto.
Al termine dei 100 minuti di gioco, con gli scozzesi vittoriosi per 3-1 (a segnare l'unica meta del match fu Angus Buchanan), furono gettate le basi del rugby internazionale e di quello che sarà il futuro Home Nations Championship.
Per i successivi 24 anni la nazionale scozzese disputò qui tutti gli incontri casalinghi, compresa la prima edizione della Calcutta Cup (1879), prima di trasferirsi ad Inverleith e poi, definitivamente, a Murrayfield.

A quasi 150 anni da quello storico incontro la palla ovale continua a rimbalzare a Raeburn Place, perchè qui sono ancora di casa gli Edinburgh Academicals che acquistarono il terreno nel 1853 per trasformarlo nel primo campo da rugby della Scozia e, forse, del Mondo.
Per migliorare la struttura, rimasta sostanzialmente immutata attraverso i secoli, è stato creato un progetto di riqualificazione portato avanti dalla Raeburn Place Foundation, al fine di riadattare l'impianto alle moderne esigenze del club e dei sostenitori degli "Accies", oltre alla crazione di spazi espositivi e di un museo sul rugby mondiale.

Per chi volesse visitare il campo da gioco questo è l'indirizzo:
Edinburgh Academical Sports Ground
North Park Terrace - angolo con Comely Bank Rd, Edinburgh EH4

www.raeburnplacefoundation.org










(Photo Credits: Edinburgh Academicals-Wikipedia-raeburnplacefoundation.org)

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