Dalla Calcutta Cup al Doddie Weir Trophy: tutti i trofei del 6 Nazioni
Fuochi d'artificio e fiamme, coriandoli, champagne ed una bella coppa argentea da riempire con alcolici a piacimento. Oggi viene celebrata così la squadra vincitrice del Sei Nazioni, con la consegna del premio che sancisce in modo netto e tangibile la propria vittoria, senza più lasciare spazio agli arrivi a pari merito come avveniva nell'era del rugby amatoriale, ormai relegata nel cassetto dei ricordi.
Oltre alla coppa consegnata ai vincitori, ogni anno ci sono altri trofei messi in palio tra le partecipanti al torneo. Scopriamo insieme quali sono.
Calcutta Cup
Prima della realizzazione del Championship Trophy che segnò "de facto" l'inizio dell'era professionistica nel Torneo, per tanto tempo c'è stata lei, solo lei, la Calcutta Cup, un simbolo più che un trofeo, emblema di un tempo che fu e di un continente lontano da noi.
Donata dal Calcutta Rugby Club alla Rugby Football Union, venne realizzata con le rupie d'argento rimaste nel fondo cassa del club al momento del suo scioglimento, trasformandole in un pregiato pezzo di artigianato locale.
Oltre alla coppa consegnata ai vincitori, ogni anno ci sono altri trofei messi in palio tra le partecipanti al torneo. Scopriamo insieme quali sono.
Calcutta Cup
Prima della realizzazione del Championship Trophy che segnò "de facto" l'inizio dell'era professionistica nel Torneo, per tanto tempo c'è stata lei, solo lei, la Calcutta Cup, un simbolo più che un trofeo, emblema di un tempo che fu e di un continente lontano da noi.
Donata dal Calcutta Rugby Club alla Rugby Football Union, venne realizzata con le rupie d'argento rimaste nel fondo cassa del club al momento del suo scioglimento, trasformandole in un pregiato pezzo di artigianato locale.
Nel 1879, dopo un lungo viaggio dall'India, fu pronta per essere messa in palio nella partita annuale tra Scozia ed Inghilterra, al tempo unici Paesi ad avere una squadra nazionale, che da allora se la contendono senza esclusione di colpi.
Nessun altro trofeo riuscirà mai ad eguagliare il fascino ed il prestigio di questa coppa dai manici di serpente e il coperchio sormontato da un elefante, segni inequivocabili della sua origine esotica.Millennium Trophy
Questo piccolo trofeo a forma di elmo cornuto vichingo venne creato per celebrare il millesimo anniversario della fondazione di Dublino, nel 1988. Irlanda ed Inghilterra se lo contendono da quell'anno anche se il trofeo non viene più consegnato da tempo.
Centenary Quaich
Ispirato alla tipica bacinella con due manici utilizzata dai Celti, vide la luce nel 1989 in occasione della centesima partita tra Scozia ed Irlanda. Gli ideatori scelsero di utilizzare questo oggetto perchè rappresenta un simbolo delle radici celtiche che accomunano i due Paesi.
Six Nations Championship Trophy
Fu da un'idea del Conte di Westmorland che nel 1993 venne introdotto il trofeo da assegnare alla squadra che avrebbe vinto il Sei Nazioni. Così, scelta un forma che racchiudesse in se i simboli del Torneo, la coppa venne modellata dalla fusione di duecento once di puro argento sterling, pronta per essere consegnata alla Francia che quell'anno si aggiudicò il Championship.
Nonostante l'ingresso dell'Italia nel 2000, il trofeo è rimasto lo stesso fino al 2015 quando una nuova coppa sostituì la precedente.
Triple Crown
Assegnato alla nazionale delle Home Union che batte le altre tre nella stessa edizione, quello della Triple Crown è un titolo antico come il Torneo e deve probabilmente il suo nome alle corone dei tre regni che in passato formavano il Regno Unito (Inghilterra, Scozia e Irlanda).
Una onoreficenza come questa, che richiama alla mente secoli di scontri e battaglie combattute sul suolo britannico, non poteva che essere rappresentata con uno scudo rotondo con incise le tre corone al centro e gli stemmi delle Union sul bordo.
Introdotto nel 2007, il trofeo trovò subito un padrone nell'Irlanda che in quell'anno riuscì a battere le altre tre contendenti.
Trofeo Giuseppe Garibaldi
Sempre nel 2007, prima della sfida tra Italia e Francia, fece la sua comparsa sul campo del Flaminio un altro trofeo, dalla forma un po' particolare, che si scoprì poi essere dedicato alla memoria di Giuseppe Garibaldi, l'eroe dei Due Mondi nato a Nizza nel 1807.
Proprio a Nizza, oggi in Francia ma parte del Regno di Sardegna quando nacque il generale, aveva sede il comitato per le celebrazioni della ricorrenza che fu ideatore e promotore di questa inziativa, diventata realtà dopo aver chiesto e ottenuto l'approvazione da parte dell'International Rugby Board. Il resto fu fatto dalle mani di Jean-Pierre Rives, che svestiti i panni di capitano del "XV de France" si è reinventato come scultore, lavorando e plasmando il metallo per creare un'opera dalla forma avvenieristica, celebrando così un personaggio che ha rivestito un ruolo militarmente importante per la storia di entrambe le nazioni.
Auld Alliance Trophy
Delle molte iniziative nate per ricordare il centenario della Grande Guerra fa parte anche l'Auld Alliance Trophy, messo in palio per la prima volta tra Scozia e Francia nel 2018.
La coppa porta il nome dell'antica alleanza politica e militare che ha sempre legato i due Paesi, ed è stata creata per ricordare i giocatori delle due nazionali che persero la vita durante il conflitto, inclusi i capitani che guidarono le squadre prima della guerra.
Doddie Weir Cup
Lo scorso novembre, in occasione di un inusuale (per il periodo) test match tra Galles e Scozia, ha fatto la sua comparsa nel panorama internazionale anche l'ultimo di questi trofei, il cui valore non sta nel materiale in cui è fatto o nel prestigio della sua vittoria, ma nel simbolo che questo rappresenta.
E' un simbolo di speranza per la battaglia contro la SLA portata avanti Doddie Weir, leggenda del rugby scozzese con 61 caps in maglia blu navy colpito recentemente da questa malattia, che tramite la sua fondazione "My Name'5 Doddie" promuove azioni benefiche per aiutare la ricerca e sensibilizzare l'opinione pubblica su questo male che è sempre più comune tra gli sportivi professionisti.
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