Where miracles happen

La "prima" di una squadra italiana nei play off del Pro14 è un traguardo storico per il rugby italiano, ma l'impegno che dovranno affrontare sabato pomeriggio i leoni del Benetton Treviso non è certo dei più agevoli, sia per il livello dell'avversario che per il peso specifico del fattore campo rappresentato dal Thomond Park, perchè qui, come recita il titolo di un libro, è dove accadono i miracoli.

E' su questo terreno vicino alle rive dello Shannon che mattone dopo mattone il Munster costruisce i suoi successi, un porto sicuro da dove far partire le scorribande ovali per tutta l'Europa un po' come facevano i vichinghi, che fondarono Limerick e ne fecero la base per le loro scorrerie.
Sin dall'apertura dei suoi cancelli nel 1938 è dura per tutti venire a giocare qui, a qualsiasi livello, dal Pro14 alla Champions Cup ai Test Match contro le grandi nazionali dell'emisfero sud. Pensate che il Munster in Heineken Cup ha mantenuto il campo inviolato dal 1995 al 2007 (!!!), 12 anni di imbattibilità che hanno confermato quanto sia azzeccato il soprannome di "Fortress Thomond".

Sono i tifosi, con il loro il calore, la passione e la carica che rendono questo stadio così particolare, tanto da essere conosciuto in tutto il mondo ovale come il migliore dove assistere ad una partita, nonostante le dimensioni ridotte rispetto alle grandi arene come Twickenham o il Millennium Stadium. 
E' proprio grazie alla sua gente che qui il Munster gioca con una marcia in più, un popolo vestito di rosso che trasmette il proprio orgoglio per questa maglia e questa terra, un legame che va oltre il rugby e affonda le radici nella storia irlandese, come dimostra il nome dell'impianto che riprende quello del più importante regno medievale della regione.

Tra i numerosi scalpi che la squadra irlandese ha collezionato nella sua storia (chiedere all'Australia, sconfitta ben tre volte in quel di Cork) il più prestigioso è senza dubbio quello degli All Blacks che, giunti a Limerick durante la tournée autunnale del 1978, furono costretti a soccombere alla furia e alla difesa asfissiante degli irlandesi che li affossarono con il clamoroso punteggio di 12 a 0. Perchè clamoroso? Perchè i "tuttineri" nella loro storia sono rimasti a zero punti solo altre otto volte e questa, la nona, è stata l'ultima.

Trent'anni dopo quel pomeriggio di fine ottobre, gli All Blacks sono tornati sul luogo del delitto nel 2008 dando vita ad un'altra avvincente sfida con gli uomini in rosso, riuscendo ad evitare la sconfitta solo nei minuti finali. 
Oltre l'ambito sportivo questa gara è stata importante perchè ha segnato l'inizio di una nuova era per il Thomond Park, restituito al grande rugby dopo la radicale ristrutturazione che ha proiettato l'impianto nel terzo millennio, rendendolo fruibile anche alle manifestazioni extra sportive.
I lavori hanno interessato soprattutto le due tribune, completamente ricostruite e dotate di copertura, al cui interno sono state ricavate diverse sale per l'hospitality durante le partite, per i meeting e per le cerimonie (pensate che c'è chi ha scelto di tenere qui il proprio banchetto di nozze!) oltre ad un museo permette di ripercorrere la storia del club ed ammirare le coppe conquistate dalla squadra in tutta Europa.

Per chi di voi raggiungerà la cittadina irlandese per sostenere i biancoverdi, l'indirizzo dello stadio è questo:
Thomond Park Stadium - Cratloe Road, Limerick.
Adesso non vi resta che prendere posto sulle tribune e godervi questo match che comunque andrà rimarrà nella storia. Enjoy








(Photo Credit: ArrivalGuides.com - Thomondpark.ie)

 


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