Pillole di Lions - La Genesi

Il tour dei British & Irish Lions è finalmente partito e noi siamo pronti a seguire con un occhio clinico tutto quello che avverrà intorno alla selezione britannica durante la loro permanenza in Sud Africa. Ho detto noi perché grazie alla volontà ed alla tenacia del blogger e amico Barba Ovale sono entrato a far parte di un team di appassionati che passerà sotto la lente d'ingrandimento ogni avvenimento nel mondo Lions.

Non essendo un tecnico il contributo che io posso dare riguarda gli aspetti lontani dal campo, la storia, le tradizioni ed i riti che hanno contribuito a circondare la selezione di un'aura magica. E per farlo non posso che partire dall'inizio.

E l'inizio è il 1888, quando tre cricketers i cui nomi corrispondono a Shaw, Shrewsbury e Lilywhite, ingolositi dalla possibilità di profitto provarono a replicare nel rugby un format che nel cricket aveva riscosso un discreto successo, quello di creare una selezione britannica per sfidare squadre dell'emisfero sud. Decisero così di formare un team per recarsi in quelle che allora erano le colonie del vasto impero britannico e giocare delle partite contro le squadre locali.

Il gruppo fu selezionato tra giocatori che avevano già avuto qualche esperienza di rugby internazionale, così da garantire un alto livello di competitività, ma la spedizione non ricevette la benedizione ne della RFU ne delle altre Home Unions che gridarono all'eresia perchè i partecipanti avrebbero ricevuto un rimborso spese. I tre novelli impresari sportivi non si persero d'animo e portarono avanti la loro idea, imbarcando la squadra in un viaggio per mare di un mese e mezzo per poter raggiungere le terre australi.

Una volta sbarcata, per la selezione iniziarono subito gli impegni programmati nel calendario della tourneè, il quale non prevedeva test match contro le squadre nazionali dei due paesi visitati, Nuova Zelanda e Australia, ma una serie di partite contro club del posto, alcune esibizioni di cricket e di "Aussie Rules" (ossia il football australiano, del quale i giocatori non sapevano nulla ed appresero le regole osservando degli incontri dimostrativi) con lo scopo di racimolare qualche sterlina in più.

Dopo oltre due mesi di incontri il British Football Teams (l'appellativo Lions era ancora lontano dall'essere coniato) se ne tornò in Gran Bretagna con il pieno di vittorie ma con un giocatore in meno, il capitano della squadra Robert Seddon, morto in un incidente nautico sul fiume Hunter nel New South Wales. Da quel viaggio gli organizzatori tornarono anche con la convinzione che la strada tracciata era quella giusta ed andava portata avanti seppur con mille difficoltà, gettando le basi per l'organizzazione dei tour futuri.





(Photo Credit: lionsrugby.com - en.wikipedia.org)

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